Come rispondere alle domande dei nostri figli sul sesso:
I nostri figli non sono asessuati: abbiamo l’obbligo di tutelarli, informarli e proteggerli!
Lo sviluppo sessuale fa parte del naturale sviluppo psicologico e affettivo di ognuno di noi; per un bambino è importante imparare ad accettare la sua sessualità e il suo corpo, sentendosi libero di esprimersi nel rispetto degli altri.
Non a caso nella primissima infanzia (periodo neonatale) i bambini esplorano con le mani i loro genitali.
Freud ha incentrato il primo periodo della sua carriera, nel tentativo di dimostrare che i bambini sono tutt’altro che asessuati; la loro sessualità (sessualità infantile) è però differente da quella adulta.
Il bambino semplicemente esplora e trae piacere dal contatto e dal soddisfacimento delle sue esigenze primarie (bere, mangiare, farsi coccolare, accarezzarsi..etc..).
Per questo motivo, il bambino ha bisogno di parlare con i suoi genitori, che non devono considerare quest’argomento un tabù.
Non fatevi cogliere impreparati rischiando di deludere le aspettative dei vostri figli, non delegate; evitare l’argomento, mentire, creare assurde storielle, fare finta di niente, li incoraggerà solo a parlare con gli amici, a consultare manuali o peggio ancora ad andare a cercare su internet (sia in casa che sui cellulari dotati di accesso ad internet.
E’ chiaro che molto dipende dalla loro età e più avanti vedremo come reagire a seconda dell’età del bambino.
Il comportamento sessuale è influenzato dall’educazione ricevuta dai genitori: i bambini ci imitano.
Il modo con cui affrontate la sessualità in prima persona influenza il modo in cui risponderete alle eventuali richieste dei vostri figli.
I fattori culturali e sociali influenzano il modo di approcciare al sesso: siete rigidi o flessibili riguardo questo argomento?
Se siete rigidi (vi imbarazzate ad affrontare certe argomentazioni e preferireste evitarle, vi hanno trasmesso che il sesso è una cosa “sporca”) dovrete sforzarvi di superare questi limiti, se siete flessibili invece (non vi imbarazza parlare di sesso, tendete a farlo con molta naturalezza) dovrete cercare di non esagerare nell’esporre il bambino a nozioni che non è pronto ad affrontare in base alla sua età.
In generale i bambini ci imitano, per cui se abbiamo delle idee rispetto alle donne, agli uomini, agli omosessuali, al sesso, alla politica, allo sport etc.. tenderanno per compiacervi, a conformarsi a queste idee e solo da grandi, forse, le metteranno in discussione. Per cui fate attenzione anche a come vi comportate.
Lo sviluppo sessuale del bambino
Da 0 a 6 anni
Fase Orale (0-2 anni) e Anale (2-3 anni)
Nella fase orale il bambino utilizza la bocca per trarre piacere ed esplorare il mondo.
Pian piano che cresce, il bambino acquisisce agilità motoria e inizia a esplorare i suoi genitali.
Toccarsi i genitali ha una funzione di piacere e a volte anche di scarico della tensione.
I bambini sono curiosi e ancora privi di idee/concetti/schemi mentali, per questo non si fanno problemi a giocare con i loro genitali anche in pubblico, a giocare con le loro deiezioni ed ad entrare a contatto con tutta una serie di cose o situazioni che noi riterremmo invece “schifose”.
Questa fase dell’interesse del bambino per tutto quello che il corpo produce combacia invece con la fase anale.
Il bambino impara a controllare i suoi sfinteri e questo lo rende molto fiero di se stesso.
In questa fase il bambino sperimenta l’indipendenza motoria (gattona/cammina) e comprende che attraverso il suo ubbidire o non ubbidire può far innervosire il genitore. Questa è la fase del “controllo”, dei “capricci” verso il genitore e della sperimentazione dell’indipendenza.
I bambini inoltre fino a circa 3 anni di età non si percepiscono INTERI, e credono che le parti del corpo possano non appartenergli, che non siano fisse/stabili, per questo nella fase edipica i maschietti si convincono che le femminucce siano prive di pene.
Fase Edipica 3-6 anni
In questa fase il bambino inizia a sperimentare il suo ruolo (maschile e femminile) vuole conquistare l’affetto esclusivo del genitore di sesso opposto e accorgendosi di non poterlo fare si identifica con il suo rivale (il genitore dello stesso sesso);
Verso i tre anni di età i bambini sono già in grado di capire a quale sesso appartengono e verso i sei-sette anni si rendono conto che questa è una cosa che in linea di massima non cambierà più.
Non si vergognano del loro corpo, della loro nudità, perché inizieranno a farlo quando comprenderanno (se la fase edipica è andata a buon fine) che i genitori hanno un rapporto esclusivo tra di loro e che loro non possono avere tutto.
Età scolare
6 anni +
A questa età i bambini vanno a scuola, imparano a scrivere, a leggere, si confrontano, hanno accesso a molte più informazioni e iniziano ad interessarsi al sesso, ai rapporti sessuali, anche se mantengono le loro curiosità sulla gravidanza e il parto.
In questa fase definita di “latenza”, il bambino sublima le curiosità e le tensioni accumulate nella fase edipica dedicandosi all’apprendimento e alla socializzazione con i coetanei del suo stesso sesso.
Non a caso in questa fase i bambini fanno gruppo ed escludono i coetanei dell’altro sesso dai loro giochi; nascono le squadre, le bande e altri fenomeni di aggregazione tipici di questa età.
Sempre in questo periodo il bambino inizia a vergognarsi, non vuole farsi vedere nudo/a e le barzellette si colorano di parole riferite al sesso.
I bambini iniziano a fare i giochi di imitazione dei ruoli: mamma e figlia, marito e moglie, infermiera e dottore.
La masturbazione e l’erezione infantile
La masturbazione merita un paragrafo a parte perché desta molte preoccupazioni nei genitori.
La masturbazione tuttavia ha varie funzioni:
- · La conoscenza del corpo
- · La ricerca del piacere
- · Un meccanismo di scarico tensivo
Già verso i 3-4 anni il bambino impara che masturbarsi è una pratica che non è gradita in pubblico.
In genere lo impara perché gli è stato spiegato o perché viene sgridato se sorpreso a farlo.
E’ chiaro che sgridare un bambino che si masturba, è sempre errato, così come lo è incoraggiarlo o essere eccessivamente invadenti.
In un momento di tranquillità potete spiegare al bambino che è qualcosa di privato, che riguarda solo lui/lei.
La masturbazione eccessiva o in luoghi inappropriati denota sempre un disagio del bambino, che va approfondito con un esperto.
I bambini tendono anche a masturbarsi per calmarsi e per superare le frustrazioni, spiegate loro che non è un buon metodo, perché dopo si sentiranno ancora più agitati e che è meglio abbracciarsi o parlare ad esempio.
L’erezione nel bambino è una naturale risposta fisiologica del bambino alle sollecitazioni esterne.
Ok, quindi come posso spiegare a mio/a figlio/a il sesso?
NASCITA DEI BAMBINI: Come sono nato? Da dove vengo?
Piuttosto che impallidire pensando di dover spiegare nel particolare i rapporti sessuali (soprattutto perché questa curiosità precede quella verso il sesso, in genere compare verso i 3-4 anni), concentratevi sugli spetti biologici e cioè sull’incontro tra l’ovulo e il seme. Spiegate loro che gli ovuli sono nel corpo della mamma e che il padre gli dona il seme per far nascere il bambino, poi concentratevi sulla crescita e l’evoluzione del feto nell’ovulo, fino al parto, dicendo che il bambino esce dalla pancia e che il dottore aiuta la mamma a farlo uscire.
RAPPORTO SESSUALE
Man mano che diventano più grandi ed acquisiscono maturità intellettiva potete aumentare le informazioni (da dove proviene lo spermatozoo e come viene introdotto); potete dire ad esempio che i corpi si avvicinano e che il pene del padre si introduce nella vagina della madre, donandogli il seme e che non tutti gli spermatozoi diventano bambini, ma solo quelli speciali come lui.
Potete anche usare dei libri specifici per bambini.
Alcuni bambini provano “schifo” e questo schifo ha a che vedere con il collegamento che il bambino fa tra il sesso e il rapporto che c’è tra i suoi genitori e quindi con la fase edipica.
Le pulsioni verso il genitore di sesso opposto sono state sublimate e ora sono conservate nell’inconscio.
Lo schifo è quindi un naturale meccanismo di difesa tipico del bambino in fase di latenza (dai 6 ai 12 anni circa).
Non siate agitati nel rispondere, mantenete la calma, non usate stratagemmi o nomignoli (il pipino, la patatina, siate “scientifici” senza essere troppo freddi).
Focalizzatevi anche sull’anatomia, sulla crescita e la maturazione biologica del maschio e della femmina.
In generale, cercate di adattare le spiegazioni e le informazioni al grado di maturazione intellettiva del vostro bambino e alla fase fisiologica che attraversa.
Non delegate, non scherzate, non vi fate trovare impreparati, perché se non sarete voi a spiegargli le cose, lo faranno gli amichetti o peggio ancora il web.
L’esposizione incontrollata e precoce ad immagini non idonee può essere causa di stress e traumi nel bambino, poiché ci troveremmo a dovergli dare spiegazioni circa altre pratiche sessuali (rapporti orali, anali, sesso di gruppo etc..).
Mettete un controllo parentale molto severo sul vostro PC e se gli amici/amiche di vostro/a figlia/o hanno già un telefono con accesso ad internet iniziate a prepararvi perché di certo se l’età combacia con la curiosità, andranno a cercare.
Quando devo preoccuparmi e contattare uno psicologo infantile?
In generale preoccupatevi se il bambino tende a “sessualizzare” tutti gli aspetti della sua vita, (il gioco, la socializzazione, etc..) oppure regredisce a fasi di sviluppo precedenti a quelle acquisite, ad esempio:
· Chiede agli adulti di fare giochi sessuali
· Sessualizza i giochi con gli amici
· Presenta arrossamenti, dolore o fastidio nelle zone genitali
· Disegna genitali
· Si masturba spesso in contesti non idonei o davanti agli altri
· Ricomincia a farsi al pipì o la cacca addosso
· Si autoinfligge ferite
· Si stacca i capelli
Questi comportamenti sono segnali di un disagio e tramite l’aiuto di un esperto siete chiamati a comprendere di quale stress si tratti.
Riassunto!
Parlare di sesso con i vostri figli non li renderà più interessati al sesso ma renderà loro più facile rivolgersi a voi quando avranno delle domande da porvi.
Parlare di tutte le parti del corpo con i vostri figli sarà più facile se inizierete quando sono ancora molto piccoli
I bambini devono sapere che le parti sessuali del loro corpo sono una cosa bella.
Devono conoscere i nomi esatti delle parti sessuali del loro corpo
I bambini devono sentirsi bene con loro stessi, maschi o femmine che siano
Fate ai vostri figli molte carezze, molti abbracci, coccolateli molto
Le vostre convinzioni, i vostri sentimenti, le cose che i bambini vi sentono dire e vi vedono fare hanno una forte influenza sulla vita sessuale dei vostri figli.
I bambini hanno bisogno più di ogni altra cosa di sentirsi amati e desiderati.*