- intimità (intesa come capacità di entrare in dialogo emotivo con l’altro attraverso la mente, il cuore e solo infine il corpo).
- dialogo (inteso come reale desiderio di comunicazione e scambio, libero di giochi di potere, sarcasmi, punzecchiamenti e giochi psicologici)
- capacità di esprimere tenerezza (intesa come capacità di mostrare affetto verso chi amiamo e non solo provarlo), maturità (intesa come abbandono delle pretese egoiche del nostro bambino interiore).
- accettazione e rispetto dell’altro (inteso come accoglienza della diversità, come divieto assoluto di sessismi, femminismo, maschilismo, denigrazione dell’altro in quanto diverso da noi) e infine…
- AMORE (inteso come rifiuto assoluto dell’utilizzo del potere sull’altro, né da un punto di vista psicologico, né affettivo, né materiale – ciò vuol dire divieto assoluto di competere in NESSUN AMBITO). Solo dopo aver affrontato tutti questi fantasmi, la coppia può approcciare alla genitorialità. Ciò non significa che deve esserci un ordine cronologico, o saremmo macchine, ma ogni coppia sa che sono questi i passi che dovrà affrontare quando questi emergeranno e un figlio, spesso, li fa emergere tutti insieme. Diventare genitori e pensare (anche se nel fondo del nostro inconscio) di poter fare a meno del partner, di essere genitori migliori, è fonte di squilibri nel rapporto con i figli, così come credere che l’amore che ti lega a tuo figlio è talmente grande che non potrà mai equiparare quello che provi verso un figlio.
Il rapporto di coppia è una relazione che si forma e si rinforza prima della nascita dei figli e in tal senso, ne rappresenta la “culla” sulla quale si baserà la sicurezza emotiva e psicologica dei figli e quindi anche la percezione di maggiore condivisione, dialogo e serenità nella coppia.
La coppia è il luogo, il contesto primario nel quale ogni essere umano sperimenta le relazioni.
Un figlio impara ad amare prima imitando, osservando e solo più in la sarà in grado di mettere in discussione ciò che ha vissuto e/o appreso.
Nonostante ciò la coppia genitoriale, la famiglia, rappresenta il nucleo affettivo che influenza maggiormente la formazione del loro carattere.
Per questo prima di diventare “mamma” e “papa” e cioè prima si sviluppare una personalità genitoriale, la coppia deve prima nascere come marito e moglie/compagno-compagna.
Questo non è un passaggio automatico; ogni coppia anche quella che apparentemente va d’accordo, ha necessità di lavorare sulle basi che fondano la relazione affettiva amorosa per evitare che la relazione divenga solo il terreno per la proiezione di aspettative e desideri inconsci, conflitti irrisolti con le famiglie d’origine.
Alcuni di queste aree fondamentali affinché una coppia sia salda sono: