Narcisismo e Matrimonio: come si comporta un narcisista in una relazione stabile?
I narcisisti generalmente non s’impegnano, non vogliono accedere ad una dimensione personalità adulta e genitoriale della personalità, vivono come eterni peter pan, hanno paura di impegnarsi, idealizzano i partner, temono l’intimità e poi – dopo aver abusato psicologicamente ed emotivamente delle loro vittime – fuggono senza rimorsi o ripensamenti verso la loro prossima avventura.
Eppure ritroviamo spesso i narcisisti in coppie stabili anche se conflittuali, perché?
I narcisisti hanno una visione pessima del matrimonio, perché non considerano il matrimonio come un rito trasformativo, che sancisce un unione affettiva sul piano formale, ma solo un mero obbligo formale, a limite un investimento economico e materiale, che riguarda più la sicurezza e la stabilità che l’amore e la passione.
I narcisisti, non tollerano di doversi “legare” a qualcuno per tutta la vita, per questo se si sposano, lo fanno in genere solo per motivi differenti dall’emergere di un desiderio spontaneo: accontentare un parente, cedere alle pressioni del partner, conformarsi e guadagnare prestigio e approvazione sociale (avrò anche io una “moglie”, “marito” così come tutti i miei amici).

Il narcisista in realtà preferirebbe convivere, non avere impegni duraturi e spesso non vuole figli, perché questi – interferirebbero con la loro individualità o i loro progetti di realizzazione personale.
Se hanno figli, questi debbono “ripagarli dei loro sacrifici”, soddisfare le aspettative irrealistiche di realizzazione o sogni disattesi e di sovente sono controllati in modo freddo e distaccato, vivendo in un mondo fatato, ma privo di amore.
In tal senso, anche un partner può essere percepito come un ostacolo alla propria realizzazione personale, ecco perché i narcisisti preferiscono stare sempre con un piede fuori dal legame, i legami li spaventano, così come l’intimità; se si impegnano, si aspettano che il partner rispetti la loro individualità, non mini la loro autonomia e sposi con lui/lei anche i suoi progetti e/o ideali progetti; per questo i narcisisti tendono ad essere svalutanti verso qualsiasi forma di coinvolgimento emotivo, ma anche possessivi e controllanti, rifiutando nel contempo qualsiasi forma di reale condivisione con l’altro.
CON CHI SI SPOSA UN NARCISO? QUALE PARTNER SCEGLIE PER UNA RELAZIONE STABILE

In genere il narcisista sceglie un partner altrettanto narcisista, ma che chiameremo “complementare” o “ inverso”, qualcuno che lo idealizzi, lo ammiri, che gli lasci assumere il controllo della relazione e che quindi non intralci la sua realizzazione personale.
Il narcisista grandioso ricerca ammiratori, sudditi e discepoli, per questo è attratto (e attrae) persone che percepisce (o si percepiscono) come “inferiori” a lui/lei per status sociale, età, o condizione di disagio fisico o psicologico e che per questo non offuscano la sua grandezza (reale o immaginaria) e gli permettono di avanzare nella vita verso i suoi obiettivi senza particolari sacrifici o intralci.
Dietro a molte crocerossine/crocerossini c’è spesso un narcisista grandioso, dietro a un passivo-aggressivo evitante o una personalità dipendente un narcisista inverso/complementare.
Il narcisista complementare, che inizialmente è quello/a più innamorato/a e grato all’altro per averlo/a degnato/a della sua presenza, in seguito soffrirà moltissimo, perché dopo aver rinunciato a realizzare sé stesso per innalzare l’altro partner, si sentirà profondamente deluso quando il narcisista grandioso non lo ripagherà affatto, anzi lo svaluterà o lo/la depriverà emotivamente, così preso com’è dalla regìa del suo film immaginario, in cui l’altro è solo un attore, una marionetta, e non un co-.regista.
Questi ruoli possono alternarsi in una coppia durante la vita.
Il narcisista complementare, a causa della sua scarsa autostima, non si rende conto di aver rinunciato a realizzare se stesso per fondersi con l’identità che il narcisista grandioso sogna per se stesso.
Ecco che si crea un grande equivoco.

Il narcisista grandioso, crede che – avendo trovato un partner inferiore a lui/lei non rischierà mai di perdere il suo Sé ideale e grandioso, di doversi coinvolgere o sacrificare in una relazione reale e potrà quindi controllare l’altro, mantenendo con lui/lei una relazione superficiale, di reciproca utilità in cui il partner è soddisfatto per il semplice fatto di stare con lui/lei.
Per questo il NG, ritiene che l’altro lo ammirerà e gli sarà eternamente grato per avergli dato in prestito un’identità ideale; il NC dal canto suo, fondendosi simbioticamente con l’altro potrà difendersi dalla consapevolezza della sua invidia, delle sue fantasie di onnipotenza e i suoi complessi di inferiorità.
Con il tempo però, questo equivoco si trasforma in un conflitto di potere: il
narcisista complementare – che ha rinunciato al suo sé per realizzare un sogno nel quale fotografa l’altro in un’immagine idealizzata e si appropria di fatto, dell’identità immaginaria del narcisista grandioso, si sentirà poco ripagato della sua rinuncia e in seguito alla carenza di riconoscimento, inizierà a svalutare il NG al fine di risollevare la sua carente autostima.
La parte drammatica della storia è che
soffrono tremendamente entrambi: uno ha proiettato sull’altro un’immagine ideale e cerca di applicare questa immagine ideale al suo partner, non importa quanto l’altro si manifesti opposto a tale ideale. L’altro ha rinunciato a se stesso per prendere in prestito un’identità fittizia, nella quale presto si sentirà stretto e dalla quale vorrà liberarsi per trovare la sua vera identità.
Il NC è talmente attaccato alla sua visione idealistica del partner, che nessuna delusione, fatto reale o evidenza potrà dissuaderlo/a; lui/lei cerca una relazione assoluta totalizzante, ideale, mentre l’altro/a si accontenta di una relazione reale, mite, priva di poesia e alti ideali, superficiale e strumentale.
Una pacifica convivenza.
Entrambi di base, hanno una visione idealizzata, fusionale della coppia e hanno paura che avvicinandosi troppo l’un l’altra, in una vera intimità, potrebbero soffrire, essere traditi, scoprire le proprie fragilità e restare delusi, per questo attaccano l’altro prima che possa farlo l’altro e preferiscono controllare l’altro e spingerlo ad incarnare il quadretto ideale, che sentono essere degno di approvazione sociale indiscussa.
Alla lunga i due sprofondano in una reciproca co-dipendenza sado-masochistica, con gravi crisi drammatiche, in cui uno mette l’altro di fronte alle sue mancanze nel rapporto, lo giudica, lo incolpa e lo mette di fronte alla sua freddezza, alla sua superficialità e l’altro si sentirà invaso e biasimato, difendendosi con attacchi passivo-aggressivi e ritirandosi nel mutismo più completo.

Sono frequenti gli attacchi indiretti, che spesso definiamo “violenza psicologica”: mancare un appuntamento importante, dimenticare compleanni, svalutare la dignità dell’altro in base al genere (gli uomini non servono a nulla, le donne sono tutte mediocri e sciocche), screditare il partner, le sue iniziative o le persone che frequenta, punire l’altro con silenzi o mancate risposte a quesiti diretti..etc..
La coppia è caratterizzata da frequenti battibecchi, rancori un odio sottile, provocazioni che mirano a screditare l’altro; sono frequenti le “separazioni in casa” per la crescita dei figli o per la convenienza materiale, in cui entrambi hanno un’altra vita, non necessariamente altri partner.
Il sesso è usato come arma: serve a riconquistare l’altro, a sfogare la rabbia oppure a punirlo/a con l’astinenza.
Per questo motivo, sono frequenti i tradimenti per rabbia, risentimento, puro libertinaggio o per risollevare l’autostima.
Un segno importante è la continua necessità di vendicarsi apertamente o meno apertamente e la guerra aperta, finalizzata a distruggere l’altro, soprattutto se si viene lasciati.

I più fortunati, invece, negli anni, riescono a costruire un rapporto di leale amicizia, di conoscenza delle reciproche trappole e a lavorare sulla propria autostima e sull’autonomia affettiva.
Al di là degli ideali d’amore, non per tutti l’intimità è una dimensione praticabile e la disillusione rispetto ai quadri romantici di amore perfetto, è una strada perseguibile per strutturare un rapporto più concreto di reciproco adattamento.

Se pensi di essere in una relazione narcisistica e vuoi migliorare le condizioni in cui sei oppure distaccarti definitivamente ma non hai il coraggio
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Salve , sono una donna di 38 anni che da tre frequenta un narcisista patologico impegnato ed in procinto di sposarsi.
Ho difficoltà a chiudere definitivamente questo legame e ad accettare il suo pressocchè definitivo. Non sono gelosa della sua fidanzata, ma del pensiero che ossessiona la mia testa, il mio cuore…e cioè il modo in cui lui sta per organizzare questo giorno, la sua partecipazione e ahimè il suo futuro. Sono intrappolata perché innamorata, intrappolata perché come mi ha corteggiato lui , nessuno mai. Ho il timore, per non dire certezza che non sono più in grado di amare. Io non vedo il mio futuro, ma il suo.
Salve Giuditta
per lei urge una terapia psicologica mirata.
Un caro saluto
Esci immediatamente da questa trappola. Io ci sono caduta e ho vissuto un un’inferno x 22 anni. Ringrazia Dio se sposa un ‘ altra per il resto della tua vita. Questo è il regalo più grande che puoi ricevere: perderlo!!!!!!
Da 6 anni sono in una relazione con un narciso, siamo sposati da 3. Credo proprio di rientrare in quello che l’articolo descrive come il ruolo del narcisista complementare. Ora io e mio marito siamo a un bivio: io vorrei dei figli, lui rifiuta categoricamente l’idea. Ci rendiamo conto di essere in stallo, e che qualcosa deve cambiare… O uno cede al desidero/rifiuto dell’altro, andando incontro a una vita di rancore e rimorsi, o non troviamo soluzione se non separarci, ma la sola idea ci distrugge, non vogliamo stare senza l’altro. Sono settimane che passo notti insonni piangendo, non so davvero come fare…
Si potrebbe lavorare la dinamica di collusione narcisistica complementare in terapia di coppia se siete consapevoli ed entrambi volenterosi di lavorarci.
Se le interessa valuti la sezione RICHIEDI UNA CONSULENZA.
In alternativa è il momento per lei di venire in terapia perché rinunciare ad avere figli per l’altro è una decisione importante, che non va presa alla leggera.
Sono fidanzata da 3 anni e mezzo con un narcisista maligno..prima mi ha ingannata con il matrimonio facendomi credere che mi avrebbe sposata nel 2020 ad un certo punto ha iniziato a dire che lui a matrimonio non credeva e voleva fare figli questi figli..siamo nel 2022 dice che deve fare casa ma è solo una scusa a gennaio 2022 mi ha lasciata per la terza volta per poi tornare dopo un mese ora ogni uno viene a casa sua perché sta ferendo la seconda casa che ovviamente venderà anche quella..come si fa ad uscirne?
Mamma mia,,che vita è dipendere da un ‘altra persona in tutto e per tutto,,mah
Ciao stefania, sono passati tanti anni, mi trovo nella tua stessa situazione e volevo sapere come è andata a finire e che suggerimento potresti darmi credo nel destino è spero tu mi risponda presto un saluto e buona domenica
Grazie!!! Infinite grazie!!! Sì, ora ne sono più che certa! Sono stata fidanzata per due anni e mezzo con un narcisista! Ritrovo me stessa, le mie ansie, le mie paure, ma soprattutto il mio non sentirmi all’altezza, mai bella per lui, mai di suo gradimento, mai importante e rientrante nella sua vita e nei suoi interessi. Dopo l’ennesima mancanza di rispetto nei miei confronti, probabilmente inconsapevole da parte sua, ho trovato la forza di allontanarmi. Ci sono giorni in cui mi sento profondamente in colpa. Il fatto è che per lui ha valore solo la sua azienda familiare, la sua squadra del cuore, che segue immancabilmente togliendo alla nostra vita di coppia quei pochi momenti liberi. Io? Ancora ad oggi non potrei dire se son rientrata almeno di striscio mai nel suo cuore, fosse stato anche per sbaglio. Queste parole dell’articolo: ognuna di loro ha fotografato ogni istante di storia vissuta con lui. Ognuna di queste parole ha spazzato via la pesantezza dei miei sensi di colpa! Grazie infinite! Di cuore, grazie!
mi dispiace 🙁
Buonasera a tutti,
Vorrei raccontare in sintesi la mia storia con una donna , madre di mia figlia e poi dopo una separazione di quasi un anno ( da nov/2017 a sett/2018).
Ritornati insieme con promesse di recuperare ed evitare gli errori e le accuse passate.
Tra le promesse che in realtà ho mantenuto solo io, pagare un corso OSS, viaggi solitario in Brasile per lei, dentista per fare degli impianti oltre a avergli donato tanto amore, infine la promessa di sposarla per renderla agli occhi di tutti mia moglie (sposati a sett/2019) .
A dicembre stesso anno scopro che mi ha usato per i bisogni di cui parlavo sopra.
Ecco la storia:
All’inizio:
Accuse di tradimento solo dopo che è nata rosa
Ricordo che da fidanzati entrambi reduci da storie , avevo ancora dei contatti con ex solo per messaggio, più di una volta se ne è accorta ma è restata comunque con me
Ricordo di un episodio, voleva che mettessi su profilo di fb che stavamo insieme e non lo feci , anzi mi cancellai da allora ;
Urla, minacce e poi andai via, per poi ritornare richiamato da lei e quella notte facemmo l amore come non mai, forse abbiamo concepito rosa;
Dopo siamo stati senza vederci per 7/10 giorni per poi tornare e non lasciarsi più. In quei giorni lei uscì con un altro e fece sesso , lo disse lei, ma come mi accusa di avere altre e appena abbiamo un litigio c’è già un altro spuntato da badoo , chat che non ha mai disattivato. Comunque all inizio di ottobre 2013 fa il test e risulta incinta, da allora mi sono dedicato anima corpo per cercare una casa per tutti noi e lavorato tanto per arredarla e dotarla di tutto per accogliere la mia futura moglie e mamma di mia figlia unitamente a Ruan suo figlio.
Dopo il parto è iniziata a cambiare , già subito in ospedale, si sentiva minacciata , queste le sue parole , che potessi portare via rosa e abbandonare lei , mamma del piccolo Ruan e di altri due che aveva affidato alla mamma per difficoltà dovute alla salute del suo ex poi deceduto marito , molto malato. Scopro dopo tanto praticamente ora che in effetti L ex era un trafficante di droga e forse i figli li ha presi la madre, portandoli in Italia per non farglieli perdere. Comunque il marito fu assassinato e dopo la morte fu invitata anche lei in Italia. Trova a suo dire un clima ostile e non poté tenere i figli con se tranne Ruan. La signora , facendo un passo indietro mi ha confessato che da piccola è stata vittima di maltrattamenti da parte della madre e del padre e anche del fratello che ha cercato di abusare di lei così come il padre. Tutto questo ha fatto si che si è legata ad un tipo che gli desse sicurezza sposandosi piccola.
In Brasile è stata anche in una comunità per cercare aiuto alla sua aggressività (così mi ha riferito) ed ha avuto anche problemi legali andando in carcere.
Questi aspetti sono la causa principale delle sue ansie.
Ecco forse , avendo conosciuto me ha pensado bene che potevo essere la sua salvezza , quindi non io , quello che ha approfittato di lei per avere una figlia ( sue testuali accuse di sempre ). Infatti anche se a suo modo di vedere io la tradivo, preciso durante il fidanzamento, non si è mai esposta in maniera disumana e violenta come ha fatto quando abbiamo iniziato la vita in comune. Ecco lei avendo una figlia con me e avendo capito che mi aveva in pugno ha approfittato per rendermi la vita impossibile. Ma io non capivo questi continui sbalzi di umore , anzi cercavo sempre di ricucire il nostro rapporto. Cercavo di aiutarla a conquistare L amore dei suoi figli e grazie a me è accaduto, ma il rancore per la madre la portava ad un continuo tiro e molla che tutt ora continua. Mi accusa di non averla cercata intimamente anche per tre mesi. Ripeto quando la sua rabbia era alle stelle ero sempre io il colpevole traditore ed era inavvicinabile e violenta , la rabbia durava Man mano sempre di più, ed ecco per ricucire una lite si passava da alcuni giorni all’inizio e man mano i tempi si allungavano per arrivare come dice lei a mesi tre senza cercarsi. Se già ero uno dedito al lavoro prima di conoscerla con la costituzione di una famiglia lo sono diventato di più e con questi atteggiamenti ancor più.
Le motivazioni delle sue ire sempre le stesse: hai fatto una figlia con me perché nessuno voleva , e per far felice la mia famiglia. Famiglia di merda, tua mamma è una chiattona di merda e tua sorella , mi fa male scrivere cosa dice sempre. Altra cosa dopo la rabbia: scusami parlo con il culo,?io ti amo, sei il mio re e altro. Una vera stratega . Il suo capolavoro lo ha fatto dopo un anno di separazione, tornando insieme. Io con l’intenzione di rimediare ad eventuali mie carenze , concentrandomi più su di lei e meno sul lavoro, coccolandola , amandola con un grande trasporto, ma lei aveva programmato tutto, tornare per avere un corso OSS del valore di € 2.000,00 , per il dentista, per andare in viaggio in Brasile e, per avere tutto e farsi sposare. Da notare ha fatto tutto per soddisfare solo le sue esigenze, senza mai pensare di risparmiare per eventuali necessità dei figli e soprattutto di rosa che aveva bisogno di terapie costose. pensava solo al suo ego, vestiti, parrucchiere, estetista, etc. Insomma tutto a lei. Io per me non compravo niente ma a lei non importava, anzi diceva che non spendevo per non far vedere che avevo soldi, quando invece gli ripetevo che da un punto di vista economico non andava bene il lavoro. Dice che non sta con me per interessi ma appena facevo notare le condizioni attuali cacciava la sua solita ira arrivando a minacce .
Scrivo questo per promemoria perché la signora e astuta e usa le persone, poi quando ha finito le elimina cercando di scaricare anche le colpe. Altra cosa è così astuta che sapendo quando amo mia figlia sa di poter far leva su questo per continuare ad esigere, ed in più si fa sbattere da altri uomini. Po dice che vuole lavorare , intanto che fa? Dopo aver preso il diploma oss invece di cercare il lavoro ha preteso di fare un altro corso. Direte ma sei proprio scemo? In parte è vero ma per non togliere la tranquillità in casa perché lei fa la pazza anche davanti alla bambina , concedo e cedo. Lo so che il suo scopo e vedermi a terra, svuotato e solo. Ad ogni modo ho capito la sua natura e farò in modo di troncare ma non mollo mia figlia a lei che e capace come ha fatto in passato di portarsi uomini sconosciuti a casa con i figli che dormono quando ancora non l’avevo conosciuto (raccontato da lei )
19/4/20
Mi chiede 50 euro per cose sue..
Dico ok senza battere voglia.
20/4/20
La mattina andiamo insieme a fare la spese, dopo vado a lavoro,
Verso le 12 mi scrive che gli occorre un nuovo cellulare, da precisare non dice: si è rotto il telefono possiamo comprarne un altro? gli scrivo di avere in po di pazienza viste che il lavoro sta fermo. Come sempre si infuria, mi blocca su w up e non posso nemmeno chiamarla per dargli spiegazione. Insomma non la posso nemmeno contattare per sapere dei ragazzi.
Torno a casa , silenzio tombale.
21/4/20
Solito silenzio, torno a casa mi faccio la doccia , mi mette i miei vestiti in una busta fuori al balcone, gli faccio presente che non li deve buttare fuori, mi risponde che non vuole lavarli e che mi devo arrangiare da solo, lamentandosi poi della lavatrice. Intanto dice che non ha più il cellulare, ma vedo sulla app della Vodafone che è collegata in Wi-Fi, assurdo come sempre . Noto anche il collegamento di un iPhone 11 (devo verificare).
Mi ha minacciato che mi denuncia , non so per quale motivo, lei è convinta che sta nella ragione.
Sta pianificando qualcosa ,magari con la complicità della vicina amica e di uno dei suoi amanti.
Preciso che ha fatto amicizia anche c una vicina con la quale si è scagliata con la sua solita rabbia per questioni risolvibili civilmente e negandole infine anche il saluto , marito compreso. Vi dico che è riuscita a manipolarmi facendo in modo che anche io negassi il saluto. A L propósito in una circostanza in cui mi salutarono e ricambiavo civilmente, si scatenò come una iena dicendone di tutti i colori .
25/4/20
Rompe il silenzio è mi dice : ho capito che non hai bisogno di me per le tue esigenze come bucato o mangiare, ma io ho bisogno delle medicine. Gli rispondo che non gli ho mai detto di no, per il cell avevo detto abbi un po’ di pazienza. Come sempre dice della lavatrice e altro, gli dico che già le cose non stavano bene e con la pandemia e tutto fermo e cerco di amministrare le risorse che ho.
26/4/20
Inizia di nuovo con le sue stizze senza motivo è senza che io facessi niente .
Al mio rifiuto di far portare il cellulare a rosa a casa di un vicino , dice non ti preoccupare mamma te ne compra uno, gli rispondo che è piccola per avere un telefono, risponde che quando sta con lei fa come vuole.
Gli dico che l’educazione deve andare nella stessa direzione.
E dire che mi stavo informando su un nuovo cellulare da comprare a lei. È un tiranna senza scrupoli che inventa e inveisce davanti al figlio sedicenne , dicendo che ho approfittato di lei per avere una figlia. Il ragazzo non parla , non ho mai sentito una parola di stima nei mie confronti, certe cose a sedici anni si capiscono , ma lui è soggiocato dalla madre e forse hanno complottato insieme. In tutta onestà vorrei solo salvare mia figlia dalle grinfie isteriche della madre, che di sicuro in mia assenza e soprattutto quando è in bolla cerca di destabilizzarla.
Dopo giorni di silenzio, ha notato che non mi feriva, così cambiando strategia ha iniziato a parlare, per poi ricominciare con la sua solita canzone stonata. Il suo narcisismo è evidente. Ma non gli do retta e non accetto i suoi attacchi come in realtà vuole(cerca lo scontro). Per cercare di irritarmi si impunta che mia figlia insieme ad una amichetta non possono giocare in casa o fuori al terrazzo. Lo fa per vedere una mia reazione .
Cordiali saluti
Alessandro
Trovo davvero scomodo essere definiti un narcisista complementare. Da due anni mi sono separato da una ex-alcolizzata Narcisista Covert (celata), dopo un matrimonio, anzi chiamiamola una psico-tortura, durato 8 anni con due figli di mezzo.
Ed è una cosa a cui spesso ci penso: sono stato un codipendente? Sono narcisista pure io? Mi sono comportato male nei suoi confronti? Sono un manipolatore? Sono un idealista? Sono incapace di empatia, auto-consapevolezza o affettività emotiva? Ma a ogni domanda devo rispondere con un No! Anche i terapisti che ho visto (incluso quello di coppia che mi ha definito il polo emotivo della coppia), familiari e i miei amici più cari concordano.
Certo che mi sono assecondato, non c’era alcun altro modo di ragionare con un donna che sclerava, sbraitava e urlava contro minacce immaginarie. Che cercava di riscrivere gli eventi passati (Gaslighting). Che discuteva in modo circolare e distruttivo. Che era non sopportava critiche (mai fatte). Che schizzava via da un abbraccio accusandomi di molestie (!!). Che mi ha denigrato, svalutato, ignorato e a volte picchiato.
No. Secondo me definire il partner del Narcisista Principale della coppia come un Narcisista Complementare mi puzza un po’ di victim-blaming: colpevolizzare la vittima. Ho vissuto il triangolo di Karpman, e il ciclo di abuso sulla pelle. Spesso si parla di un ballo di coppia serve per forza un complimento all’altro. E riconosco la mia parte: a forza di perdonare il suo comportamento del tutto ingiustificato e fuori luogo io l’ho abilitata a continuare e a peggiorare.
Secondo me la verità sta nel fatto che purtroppo a questo mondo ci sono delle persone psicologicamente pericolose. Ed essi giovano dalla sofferenza degli altri imponendosi come esseri superiori e avente diritto a schiacciare l’altro. Di conseguenza possono recare dei gravi danni a noi altri che invece preferiamo vedere e trovare l’aspetto positivo negli altri. Infatti, “noi più normali” spesso non riusciamo a credere come questi altri psicologicamente ammalati possano non essere come noi. E da qui s’instaura il ciclo di abuso. Ma siamo chiari: non è colpa della vittima che è stato abusato.
Salve Giorgio, grazie del suo intervento, qualche necessaria precisazione:
Non credo di aver mai scritto che le vittime sono colpevoli, poiché tale visione sarebbe assai crudele e riduttiva….io mi occupo principalmente delle vittime, per cui sarebbe anche paradossale….ma curare una vittima dicendogli solo POVERINO non porta molto lontano, poiché esse tendono a colludere per molti anni in queste dinamiche anche quando esse sono palesi, altro che 8 anni… ci sono magari 22 anni e 6 figli che vengono messi al mondo nonostante la palese inaffidabilità del partner.
E’ chiaro che lei ha dato una sua interpretazione personale negativa al termine CODIPENDENZA.
Esserlo non significa necessariamente avere una compartecipazione nel malessere dell’altro o esserne responsabili, ma esserlo nei termini in cui anche quando si palesa la malattia dell’altro e l’impossibilità di aiutarlo SI PERMANE… e questo va messo in evidenza e lavorato altrimenti continuiamo solo a dicotomizzare eccessivamente.
Quindi più che di VICTIM BLAMING prima di destreggiare termini che potrebbero essere pericolosi, rifletterei sul VICTIM GAIN. Non nel suo caso.
Tra l’altro lei ha avuto a che fare con una BORDER depressa con tratti paranoidei, se la mia esperienza clinica non mente.
Potrà anche scottarle, ma finché non capiamo che LOTTARE NON SERVE A NULLA, anche noi siamo narcisisti, perché ci sentiamo infallibili, buoni, forti anche nella sopportazione, per poi appunto “sbottare” successivamente, come è giusto che sia.
E’ lei stesso che avalla il mio discorso, perché il dramma che incentiva la prosecuzione della collusione è proprio il perdono, laddove ahimè non cura patologie e la grande ignoranza degli psicologi nel settore.
Io credo che lei sia stato solo eccessivamente sfortunato e che i tempi in cui ne è uscito segnano il chiaro fatto che lei è stato un co-dipendente per disgrazia e fiducioso di un cambiamento e null’altro.
un caro saluto
Silvia,
La ringrazio per la cortese e premurosa risposta.
Per quanto riguarda la codipendenza, trovo più conforto a pensare che l’ho sviluppata in parte per il Trauma Bonding (e intermittent rewards) e in ugual misura perchè ne ero palesamente predisposto. Mia madre era/è una donna emotivamente immatura, superficiale, ed egoista che ha sempre trattato mia sorella come capra espiatorio, io come un principino (che mi ha sempre fatto schifo, fin da bambino, in specie per come trattava mia sorella) e mio babbo come un maschilista dominante (in seguito a un brutto divorzio è morto per un cuore spezzato 27 anni fa’).
Per quanto riguarda la patologia di mia moglie, ho letto fin troppo online. In un primo luogo credevo che avesse Aspergers per la sua profonda inabilità di relazionarsi e mancanza di auto consapevolezza dei propri comportamenti. Pur avendo smesso di bere da tempo, ho sempre creduto che l’alcol era un sintomo di qualcosa di più profondo. Poi ho teorizzato che avesse PTSD o CPTSD per via degli abusi d’infanzia e carenza di affettività dalla sua famiglia d’origine e morte di sua madre in seguito al suo alcolismo. Poi, studiando di più mi sono imbattuto nei Cluster B ed ero convinto anch’io che mia moglie fosse una Borderline, come lei ha ben notato. Ma le descrizioni di Covert Narcisissimo ci azzeccano parecchio. Probabilmente ha varie co-morbiditià.
Per quanto riguarda la mia inabilità di rimuovermi dall’equazione malsana, riconosco la mia parte ad abilitare i suoi comportamenti… Ma con due piccoli bambini di mezzo (vedevo che aveva difficoltà a fare la mamma) e poche risorse mie (lei è la riccona e la casa a carico mio) mi sentivo parecchio doveroso a difenderli. Anche se alla fine gli ho insegnato solamente il role modelling di una dinamica tossica. I bimbi sono come pesci che nuotano nel subconscio dei loro genitori. Spero di averli insegnato la loro più gran lezione: se qualcuno ti tratta male te ne devi andare.
Conosco bene il metodo/consiglio di fare il grey rock (sasso grigio) con tali personaggi che si nutrono di drammi perversi. A volte ci riesco, ma poi ci ricado perchè voglio giustizia/ragionvolezza. Ma un po’ alla volta, passo passo, noto che sto cambiando. E sto documentando tutto perchè la separazione andrà per via giudiziale. Sto addirittura valutando l’addebito al matrimonio per mobbing familiare – ma forse anche questo è pur sempre una estensione della mia lotta contro i mulini a vento.
Fatto sta che non posso più sprecare tempo a diagnosticare e pensare a lei. E il fatto che alcune volte ancora reagisco alle sue sclerate e frecciatine è indice che non l’ho ancora del tutto oltrepassata anche a due anni di distanza dall’uscita di casa. Per il primo anno e mezzo ero uno zombie, con sintomi di PTSD miei (ansia costante, non dormivo, zero concentrazione, memoria short-term sparita, incubi, disturbi somatici e pensieri ossessivi). Vorrei tanto un po’ di EMDR ma non me lo posso permettere.
Adesso mi tocca ricostruire il mio lavoro, ma sopratutto finalmente riuscire a fare il babbo “a modo mio” (e non come dettava lei) per i miei due figli di 10 anni che ne hanno sofferto assai: uno ha ADD (sto leggendo l’ultimo libro Scattered Minds di Gabor Mate) e l’altro si assume troppe responsabilità, è sovrappeso e non riesce ad esprimersi emotivamente.
Di nuovo grazie.
Esatto. Completamente d‘accordo. Già siamo vittime di questi personaggi completamente privi di sensibilità e umanità che nemmeno ci considerano come persone, che ci accusino anche gli psicoterapeuti sarebbe il colmo. Solo perché siamo persone buone, ingenue, passive che hanno provato all’inizio in tutti i modi di perdonare, scusare e giustificare i nostri carnefici?
Ciao io sono Luciana ho 51 anni e ho una figlia di 18 anni. X 21 anni ho cercato di capire il padre di mia figlia, lavorava tanto ma tanto che quando tornava mi sembrava uno zombi. Abbiamo avuto un matrimonio quasi bianco 19 anni di astinenza sessuali. Io sono stata in cura x quindici anni in psichiatria, dicevo che ero matta e alte malattie che non c’ erano. Dicevo ma come può farmi soffrire se mi ama tanto lui è buono dolce, non lo merito. Tante cose brutte che non riesco a scrivere tanto dolore., fatto a posta x farmi soffrire. Mi rendo conto di come è veramente, di come mi vede di cosa prova xme e sua figlia in questi ultimi 6 anni. Io inizito a dirgli in faccia quello che pensavo di lui. Distaccandomi ho visto tutti gli atteggiamenti del narcisista covert. Atteggiamenti oggi assurdi. Ho iniziato a prendere distanze e posizione. Il 6 marzo 2020 lui mi aggredisce x la prima volta, contusione allo sterno seconda e terza costola sinistra (sul cuore). Mi dice, ma non l ho fatto a posta (come la fai luga). Il 9 marzo pandemia ci chiudono in casa. Lui non smette di lavorare ho di fare quello che gli pare. Preferisco i tradimenti ai debiti che lui ha fatto e io devo pagare. Durante la pandemia sono stata bene con mia figlia, anche lei a preso ben bene le distanze. Ha visto quello che è non quello che fa vedere di essere. Lui non sa che andremo via e che avverrà una separazione. Da una parte penso positivo dall ‘altra ho paura di come la prenderà. Vorrei dire a tutti quelli come me che amare e essere se stessi non fa male ma a quelli che con la falsità la manipolazione il soggiogare rubare amore altrui si è solo parassiti. AMORE E ALTRUISMO E AMARE SANO FA BENE AL CUORE. Ho cresciuto mia figlia da sola e oggi ne sono fiera. Parole di mia figlia . PADRE NON SINGIFICA PAPA.
grazie di questo bellissimo contributo
Salve a tutti,sono Melania, sono sposata da un anno con credo un NG con manie di persecuzione,siamo stati un anno e mezzo fidanzati,e lui manifestava qualche sfuriata contro i miei genitori,diceva che non lo consideravano,che mio padre non lo guardava negli occhi,che quando c’erano i lavori della casa in cui abitiamo loro non gli chiedevano come andassero, ma io l’ho sposato,non dandogli peso e pensando che facesse cosi perché avrebbe voluto un contributo economico da parte dei miei,che materialmente non potevano dare…ci siamo sposati a settembre dell’anno scorso,e da allora piano piano,ha iniziato a mettermi in guardia dalla mia famiglia,da mio fratello,a non avere fiducia sui soldi,sulla spesa,confrontava gli scontrini con la spesa,se andavo da mia mamma era sospettoso che io portassi qualcosa da lei,o la aiutassi economicamente, mi ha fatto sentire in errore e soggezione x un anno intero,quando volevo riappacificarmi,non sapevo come fare,lo prendevo dolcemente e non gli stava bene,gli parlavo e non gli stava bene,mi ammutolivo e non gli stava bene, pressioni psicologiche insopportabili,fino all’inizio di settembre in cui ho deciso di andarmene da casa,per l ennesima lite riguardante una scampagnata coi miei e altri cugini,in cui c era una cifra da uscire a famiglia,e che invece lui pretendeva che la pagasse mio padre,io insistevo sul fatto che queste pretese non è giusto averle e lui sminuiva pesantemente e con disprezzo i miei,gli hanno parlato i miei suoceri,mio cognato x cercare di spiegargli che il suo punto di vista era sbagliato, ma ha fatto un dramma,non siamo andati alla cena,se l’è presa con me,mi ha insultata dicendo che io ero contro di lui,che questo non è vero amore perché non siamo un’anima e un corpo,perché dice che io difendo sempre i miei,che mi vuole migliorare soltanto perché a lui piace il lusso e a me l essenziale,e stava cercando di cambiarmi,manipolarmi,distruggermi,certe volte ho pensato di buttarmi dal balcone,da quando mi sono venuti quei pensieri,ho iniziato a documentarmi e poi seriamente pensato di lasciarlo, perché se sbaglio o dimentico qualcosa io,inizia il pestaggio emotivo,se sbaglia lui e io glielo faccio notare,dice che sono cose da niente.eravamo che me n ero andata via da casa,ma dopo 2 GG lui voleva sapere quando sarei tornata,insomma l ho fatto venire,abbiamo parlato,lui continuava con le sue idee,l ho fatto parlare coi miei,perche aveva dei sassolini che voleva togliersi,siamo tornati a casa, e mi ha accusata di aver fatto una cosa abominevole andandomene,un’azione superficiale e infantile,ma io non ero convinta di ritornare, infatti in questo ultimo mese sono stata un po sulle mie,cercando di ritrovare la serenità perduta,e consigliandomi con delle care amiche,che mi dicevano di puntare i piedi invece di subire,cosi ho fatto ultimamente, ho puntato i piedi e gli ho fatto notare delle cose che non gli ho mai detto,mi ha risposto che vuole la donna di prima,che non si fida più,che ora si fa come dico io,( si è sempre fatto così) e io l’ho lasciato, perche sta calpestando la mia autostima guadagnata con tanto lavoro su me stessa,il mio orgoglio e la mia dignità, è da 3 GG che sono dai miei,sto male,ma non tornerò indietro,domani vado a prendere le ultime cose,e poi mi riprenderò, spero. Sto male perché abbiamo passato dei momenti belli,e mi sento in colpa perché lo lascio, provo anche compassione,ma non posso rischiare la mia salute mentale.grazie per lo sfogo.
Il mio ragazzo anche si attacca tantissimo alla mia famiglia. Odia pranzi e cene in famiglia, ma non posso andare da sol perché significherebbe non amarlo. Lui non vuole andare neanche a pagarlo oro. Quindi ci ritroviamo sempre a litigare.
Sto frequentando da 10 mesi un ragazzo stupendo, che però ogni giorno trova il modo di litigare, molto attaccato al passato, ne ha fatto una malattia. Un padsato poi privo di uomini. Il solo fatto che mettessi il mascara, che abbia cugini maschi è un problema. Crede mia sorella possa influenzarmi a diventare come lei, facendomi cambiare e si impunta per impedirmi di andare a cene di famiglia perché lui odia queste cose (cene comprese le festività). E questa è solo la puntina dell’icberg. Ci sarebbe un mondo da dire. Sono esausta, dormi 4 ore ogni notte, non riesco a studiare per via dei litigi costanti che occupano 20 ore della mia giornata, 7 giorni su 7. Io non sono mite, rispondo e cerco di farmi valere, ottenendo il risultato peggiore.
Buongiorno, credo che il mio fidanzato sia narcisista siamo fidanzati da 5 anni lui mi dice che per adesso non vuole ne convivere,ne sposarsi ne avere figli ma a Gennaio in pizzeria mi ha detto quando facciamo un bambino? io sono rimasta stupita perchè non me la aspettavo da parte sua e pensavo stesse scherzando infatti gli ho chiesto se mi stesse prendendo in giro lui mi ha risposto no sono serissimo sono pronto io sono apposto io con il lavoro, poi ieri mi sento dire queste cose…mi cadono le braccia…
è un narcisista covert?